La sede

PALAZZO TAFFINI D’ACCEGLIO

Dal 2015 Múses – Accademia europea delle essenze è ospitato a Palazzo Taffini d’Acceglio, di proprietà della Banca CRS: l’antico e prezioso palazzo secentesco si è aperto ad accogliere opere di arte contemporanea site specific e ha trasformato i suoi spazi in un moderno Giardino di Academo, dove apprendere i segreti delle esperienze olfattive.

Quando, verso la fine del Cinquecento, i Savoia resero Savigliano una importante piazzaforte militare, contro le mire espansionistiche francesi e spagnole, e l’antica casata dei Taffini divenne l’elemento di contatto tra il potere centrale dei Savoia e la realtà locale. 

Agli inizi del Seicento, la famiglia Taffini incaricò l’architetto ducale Ercole Negri di Sanfront della progettazione di un nuovo grande palazzo, che doveva nascere dall’unione di diversi edifici, acquistati tra le vie Jerusalem, Sant’Andrea e delle Beccherie.

Nacque così palazzo Taffini e fu subito eletto a sede di rappresentanza della corte sabauda e luogo deputato all’accoglienza dei Duchi di Savoia Carlo Emanuele I, Vittorio Amedeo I e della sua sposa Madama Reale Maria Cristina di Francia, e di Carlo Emanuele II e della sua consorte Maria Giovanna Battista di Nemours. Le Dame Reali, che ricoprirono a lungo l’incarico di Reggenti, qui ricevettero onori solenni e diedero grande impulso alla vita di corte.

MÚSES ha colto le sollecitazioni dell’arte contemporanea e ne ha fatto uno dei cardini del suo allestimento espositivo. 

Artisti di fama internazionale hanno creato appositamente per MÚSES opere site -specific, assolutamente singolari, che sollecitano tutti i sensi dei visitatori, avvolgendoli in maniera immersiva.

Quasi come in un gioco, il percorso di visita all’interno del palazzo secentesco si arricchisce delle suggestioni rappresentate dalle opere d’arte contemporanea, che, in un continuo, stimolante rimando di percezioni sensoriali diverse, sollecitano le emozioni. 

La palette del pittore di Franz Stähler, In God we trust di Ryts Monet, Fuscum Subnigrum di Spela Volcic,  Reminescences of Emotions di Maja Smrekar e Andrej Strehovec, Blow di Kensuke Koike sono alcune delle opere che si possono ammirare e che parlano di Palazzo Taffini, delle essenze del territorio, delle ispirazioni del Barocco.

Quando, verso la fine del Cinquecento, i Savoia resero Savigliano una importante piazzaforte militare, contro le mire espansionistiche francesi e spagnole, e l’antica casata dei Taffini divenne l’elemento di contatto tra il potere centrale dei Savoia e la realtà locale. 

Agli inizi del Seicento, la famiglia Taffini incaricò l’architetto ducale Ercole Negri di Sanfront della progettazione di un nuovo grande palazzo, che doveva nascere dall’unione di diversi edifici, acquistati tra le vie Jerusalem, Sant’Andrea e delle Beccherie.

Nacque così palazzo Taffini e fu subito eletto a sede di rappresentanza della corte sabauda e luogo deputato all’accoglienza dei Duchi di Savoia Carlo Emanuele I, Vittorio Amedeo I e della sua sposa Madama Reale Maria Cristina di Francia, e di Carlo Emanuele II e della sua consorte Maria Giovanna Battista di Nemours. Le Dame Reali, che ricoprirono a lungo l’incarico di Reggenti, qui ricevettero onori solenni e diedero grande impulso alla vita di corte.

MÚSES ha colto le sollecitazioni dell’arte contemporanea e ne ha fatto uno dei cardini del suo allestimento espositivo. 

Artisti di fama internazionale hanno creato appositamente per MÚSES opere site -specific, assolutamente singolari, che sollecitano tutti i sensi dei visitatori, avvolgendoli in maniera immersiva.

Quasi come in un gioco, il percorso di visita all’interno del palazzo secentesco si arricchisce delle suggestioni rappresentate dalle opere d’arte contemporanea, che, in un continuo, stimolante rimando di percezioni sensoriali diverse, sollecitano le emozioni. 

La palette del pittore di Franz Stähler, In God we trust di Ryts Monet, Fuscum Subnigrum di Spela Volcic,  Reminescences of Emotions di Maja Smrekar e Andrej Strehovec, Blow di Kensuke Koike sono alcune delle opere che si possono ammirare e che parlano di Palazzo Taffini, delle essenze del territorio, delle ispirazioni del Barocco.

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